Descrizione
Franco Rositi – Giustificare oppure spiegare? Il caso dei prezzi di mercato
Il saggio traccia la storia della relazione tra valore e prezzo nella tradizione della cultura occidentale, mostrando che non soltanto nel mondo antico e in epoca medievale, ma anche nell’epoca d’oro dell’economia classica il tema del valore è considerato fondamentale per la formazione del prezzo. L’avvento dell’economia neoclassica e marginalista rifiuta invece il problema della giustificazione del prezzo, ritenendo che la scienza economica possa solo spiegarne la formazione come scaturigine inintenzionale delle relazioni tra i produttori e una molteplicità di consumatori isolati l’uno dall’altro. L’a. ritiene che una tale raffigurazione generi una rappresentazione degli scambi economici molto instabile.
Marco Clementi – Il declino degli Stati Uniti e la Grecia classica
Il saggio contribuisce al dibattito sul declino degli USA ponendolo nella prospettiva della trattazione che gli storici greci fecero dell’analogo fenomeno che colpì le egemonie spartana e ateniese nel sistema delle città stato. Il confronto permette di far emergere che la grande storiografia greca, a differenza di quanto accade con i contemporanei studiosi di Relazioni internazionali, non ricercarono le cause del declino in fattori esclusivamente o prevalentemente materiali, ma sottolinearono specialmente le condizioni in cui le due potenze esercitarono la loro leadership. Un riorientamento del dibattito capace di tener conto di questi fattori, secondo l’a., aiuterebbe a chiarire le dinamiche in atto nel mondo del Ventunesimo secolo.
Davide Grassi e Francesca Luppi – Democrazia, eguaglianza e buona salute pubblica: un’analisi fuzzy set dell’America Latina
Al fine di spiegare la salute pubblica in America Latina abbiamo analizzato la natura del sistema politico al potere, democratico o autoritario; i livelli di reddito; la spesa pubblica per la salute; e il grado di diseguaglianza sociale ed economica prevalenti nei paesi dell’area. Abbiamo inoltre adottato una tecnica qualitativa di tipo configurativo, che ci permette di contestualizzare l’impatto delle cause sociali e istituzionali in gruppi diversi di paesi. Il nostro studio offre un contributo importante alla letteratura empirica relativa all’effetto delle policies democratiche sulla salute pubblica, comprovando che la democrazia interagisce con altri fattori. Le differenze nei livelli di salute pubblica della regione sono spiegate in modo più soddisfacente dall’interazione di questi fattori, piuttosto che dall’effetto di condizioni sociali o istituzionali specifiche. Una determinata combinazione di fattori, in particolare, appare rilevante: un governo democratico, accompagnato da condizioni di eguaglianza sociale ed economica, rappresenta uno strumento cruciale di promozione della salute pubblica.
Giuseppe Ieraci e Ruggero Toffoletto – Da movimento a partito. Meetup, politiche e conflitto nello sviluppo organizzativo del Movimento 5 Stelle
L’articolo svolge un’analisi degli sviluppi organizzativi e ideologici del Movimento 5 Stelle che ne hanno accompagnato la transizione da movimento sociale a partito politico (2008-2014). Utilizza come fonti primarie il web e il portale MeetUp. I gruppi di MeetUp sono esaminati nei termini dei rispettivi profili di policy, della loro profilo organizzativo, della loro distribuzione territoriale e della membership. Alcuni conflitti interni evidenziano che nel corso della fase sotto osservazione il Movimento stava assumendo un’organizzazione complessa e si stava muovendo da movimento “orizzontale” di individui e piccoli gruppi (una stratarchia) a un’organizzazione partitica gerarchica. Le principali linee di conflitto riguardano l’istituzionalizzazione sia interna sia esterna del movimento, in quanto processi stimolati dal coinvolgimento nelle politiche di coalizione nell’arena parlamentare e dall’istituzione del gruppo parlamentare in seguito alle elezioni del 2013.
Nicola Riva – Diritti e produzione politica. A partire da Mario Stoppino
L’articolo analizza criticamente la teoria della produzione politica di Mario Stoppino, secondo la quale i diritti sono poteri garantiti da un’autorità politica, e ne suggerisce una riformulazione in base alla quale I diritti dovrebbero essere tenuti distinti dai poteri: essi sono gli outputs della produzione politica, unitamente alle rispettive garanzie, mentre I poteri – intesi alla Stoppino come opportunità concrete – sono gli outcomes della produzione politica. Inoltre, la tassonomia dei diritti di Stoppino viene messa a confronto con la nota tassonomia di Hohfeld, e viene proposta una nuova classificazione che ne accoglie i punti di forza.