Descrizione
Al termine della Seconda guerra mondiale comincia l’esodo di circa trecentomila italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, terre di confine sottoposte per decenni a catastrofi belliche, stravolgimenti di regimi e nazionalità, capovolgimenti culturali e linguistici.
Il libro ricostruisce non solo le vicende che provocarono quello spostamento di massa dopo la tragica stagione delle foibe e il passaggio di quei territori sotto il regime jugoslavo, ma anche il lungo viaggio che i profughi dovettero intraprendere verso la ricerca della normalità di una fissa dimora. Attraverso testimonianze e documenti inediti si delinea il difficile percorso degli esuli nell’Italia del secondo dopoguerra e all’interno dei Centri Raccolta Profughi sparsi in tutta la penisola.
In particolare, il volume analizza il programma assistenziale che la province liguri attivò dal 1945 fino al raggiungimento di una residenza stabile nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Prefazione di Giuseppe de Vergottini
Introduzione di Silvio Ferrari
Per vedere la segnalazione sul sito federesuli.org clicca qui