Descrizione
“(…) Questo “spettacolino di segni” (presuntuoso debutto pubblico di un ex onanista del pensiero) costituisce una riflessione sul carattere attraverso un visionario viaggio in ciò che nel linguaggio, nella comunicazione, nel segno, rimane latente, inespresso, ironico, paradossale, falso, velato, privo di un univoco destino, estetico (…)
Dal preambolo dell’autore.
AFORISMI E DISEGNI BEFFARDI, MORDACI, IRRIVERENTI E TRASGRESSIVI; GIOCHI METALINGUISTIVI; NEOLOGISMI SURREALI.”