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Quaderni di Scienza Politica, XXIII, n. 2/2016

30.00

Sergio Fabbrini “Il Presidente della Repubblica tra cambiamenti politici interni ed europei” – Franco Goio “Ricordo di Giorgio Fedel” – Daniela Piana e Luca Verzelloni “Dal centro disperso al centro ritrovato?” – Rosalba Chiarini “L’impiego pubblico in It

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Quaderni di Scienza Politica

Data di Pubblicazione

2016-09-12

ISBN

1124-7959

Legatura

Brossura

Numero di Pagine

156

Esaurito

COD: QSP-2-2016 Categorie: , Product ID: 31806

Descrizione

La Direzione e la Redazione della rivista hanno sede a Pavia presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Strada Nuova 65, 27100 Pavia (direzione tel. 0382 984363; redazione tel. 0382 984539, fax 038226544, e-mail: quaderni@unipv.it, website: www.unipv.it/quasp).

In questo numero

Il volume si apre con il saggio a firma di Sergio Fabbrini (Il Presidente della Repubblica tra cambiamenti politici interni ed europei), nel quale l’autore, dopo avere passato in rassegna i tratti distintivi della Presidenza della Repubblica nel sistema di governo a centralità parlamentare tipico della Prima Repubblica, descrive come il quadro di vincoli e di opportunità concretizzatosi con la Seconda consenta di cogliere appieno le funzioni esercitate dal Presidente in assenza (o per supplire alla debolezza) di altri attori politici – specie i partiti; a tale fine, pure l’impatto dei mutamenti provenienti dall’arena interstatale, specialmente quelli connessi alla realizzazione e alla conduzione della UE, rappresentano una variabile esplicativa.

Seguono tre note.

Nella prima, Franco Goio, ricordando Giorgio Fedel e prendendo il suo volume Simboli e politica quale riferimento precipuo, traccia un efficace itinerario teorico teso a connotare il rapporto tra simbolismo e potere (Ricordo di Giorgio Fedel. In margine a Simboli e politica). Il punto di arrivo è originale, in particolare per la tipizzazione dei due modi attraverso cui i simboli possono fungere da risorsa in vista di stabilizzare/rafforzare il potere: simbolismo di sostituzione (che opera principalmente dal lato del comando) e simbolismo di rappresentazione (che opera principalmente dal lato dell’obbedienza).

Con la seconda nota, Daniela Piana e Luca Verzelloni portano un contributo finalizzato a gettare luce sull’evoluzione che ha interessato il comparto della giustizia nell’assetto istituzionale italiano; rinvenendone la logica in una progressiva riappropriazione di poteri ad opera del centro del sistema, gli autori ne descrivono le tappe fondamentali, sottolineandone comunque il carattere di apertura (Dal centro disperso al centro ritrovato? Riflessioni a partire dalle riforme della giustizia in Italia).

Infine, Rosalba Chiarini mette a fuoco un altro ambito di policy cruciale per il sistema politico italiano, quello dell’impiego pubblico, nel quale l’autrice riscontra un arretramento degli elementi qualificanti il modello “consensuale”, a vantaggio di uno stile più contrassegnato in senso maggioritario e avversariale, specie per quel che concerne il contenuto delle policies emanate e le modalità di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali (L’impiego pubblico in Italia: dallo stile consensuale a quello maggioritario).

Infine, nella lettura che chiude il fascicolo, Matteo M. Rossi, mettendo a confronto i classici contributi di Fearon e Latin (Ethnicity, Insurgency and Civil War) e di Cederman et al. (Inequality, Grievances, and Civil War) conduce una discussione critica intorno al concetto di “guerra civile”, in rapporto con la definizione di identità etnica: il che implica interrogarsi a fondo sul rapporto tra appartenenze etniche e guerra civile, da una parte; e sulla identificazione delle cause delle guerre civili, dall’altra. 

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