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Lui, Mussolini

13.90

GIAN CARLO ZUCCARO Piemontese (Tortona, 1914-2009). Giornalista brillante e
versatile, specializzato in commenti polisportivi e radiocronista Ha diretto i periodici
“Leoncello” e “Zig-Zag” (Piero Operti, 1974). Ha pubblicato: Voglio una stella, Ediz. Rossi, Bici, Baldini & Castoldi, Leggenda Granata, I.N.C.O.M., Guida Derthonese, S. Lorenzo, Palermo, o cara (Targa “Città di Palermo”, 1972). Con la Erga edizioni: Liguri Illustri, Il casco sugli occhi (3° Bancarella Sport, 1972), Il felice dragone (finalista Bancarella Sport, 1977), Lui Mussolini e L’ultimo abbraccio nel 1991.

SIMONE FARELLO, Classe 1974, genovese, lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato con Erga edizioni due libri: “Ogni maledetto martedì”, ispirato dai 15 anni trascorsi in Consiglio Comunale a Genova e “Il cuore di De Coubertin”, mix di narrativa e saggio sulla storia politica e sociale dello sport. Un suo racconto apre il volume collettivo “Alterity – Racconti di sport” edito da Fila37. Collabora con www.trebuonimotiviperleggere.it, blog per lettori onnivori. In uscita per Erga il saggio a più mani “Digital Dux. Gli archivi del potere. Da Salò alla cancel culture” da lui curato.

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Collane>Saggistica

Data di Pubblicazione

15 agosto 2023

ISBN

978-88-3298-409-5

Legatura

Brossura

Misure

14×21 cm

Numero di Pagine

270

Descrizione

Quando uscì per la prima volta nel 1983, “Lui Mussolini” di Gian Carlo Zuccaro fu uno straordinario caso editoriale.
Da Churchill a Pasolini, da Lenin a Conrad, dagli storici agli sportivi, agli artisti, tutti hanno avuto qualcosa da dire su Mussolini quando era al potere. Ma anche l’Italia antifascista non ha mai smesso di parlarne.

La scelta di Zuccaro – presentare le frasi sul Duce nell’ordine alfabetico di chi le ha pronunciate – permette così al lettore di giocare a vedere chi c’è nel libro e “costringe” lo studioso a muoversi nella loro cronologia. Il saggio introduttivo di Simone Farello, “Un caso di cancel culture”, analizza, anche grazie alle sequenze cinematografiche inserite nel testo, le strategie discorsive di questa raccolta, che pone questioni di grande attualità: gli italiani sono stati tutti fascisti? O comunque sono stati tutti mussoliniani? Lo sono stati anche quelli che dopo il 1945 sono passati dalla parte dei vincitori rimuovendo il loro passato? Domande ancor più attuali oggi che per la prima volta la leader del partito erede del Movimento Sociale è Presidente del Consiglio e gli scaffali delle librerie sono affollate di libri sul Duce, vero fantasma degli Italiani.

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