Descrizione
C’è qualche legame tra i falsi diari di Hitler emersi in Germania nel 1983 e il presunto carteggio di Churchill e Mussolini, periodicamente evocato da giornalisti in cerca di “visibilità”?
Sembrerebbe proprio di sì, stando a questo libro che raccoglie una serie di variazioni-divagazioni stimolate, in primo luogo, dall’edizione a stampa dei cosiddetti diari del Duce (“acquisiti”, alcuni anni fa, da Marcello Dell’Utri) e di quelli di Clara Petacci, ma anche dalla pubblicazione delle lettere che l’ormai sessantenne dittatore inviò alla giovane amante nei seicento giorni della repubblica di Salò.
Lauro Grassi è uno storico che finora non s’è mai occupato, professionalmente, di fascismo. Ma una profonda conoscenza della pubblicistica, della memorialistica e della storiografia in argomento gli consente sia di dimostrare che i diari “dellutriani” sono una grossolana falsificazione prodotta negli anni Cinquanta, sia di evidenziare la superficialità (per non dire il dilettantismo) con cui persino taluni storici di mestiere hanno scritto sull’ultimo Mussolini.
In questo polemico volumetto, peraltro, non si parla solo di Mussolini: v’è spazio anche per la discussione d’un libro “indecente” su Stalin e Togliatti, nonché per la denuncia d’un “Risorgimento plagiato”.
Il CeSEO (Centro Studi sull’Europa Orientale) è nato a Genova e opera all’interno del Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia (Università di Genova). Dopo la caduta del muro di Berlino e la
fine del “socialismo reale” si propone di studiare la storia dei Paesi dell’Europa orientale e il loro sviluppo con particolare riguardo alla fase della transizione verso l’economia di mercato e le istituzioni politiche democratiche. Ne fanno parte docenti universitari (non solo di Genova) e studiosi di varia provenienza.