Descrizione
Un bambino di sei anni trova nella spazzatura un mucchio di schede elettorali delle ultime elezioni. Siamo nel 1930. Da qui parte l’itinerario psicologico e politico del protagonista, la cui autobiografia si intreccia con la Storia. Il protagonista vede Genova imbandierata accogliere Mussolini, ascolta i commenti in casa e fuori che vanno dall’approvazione incondizionata fino al più radicale dissenso: ascolta e registra. Nasce in lui il dubbio, che diventa col tempo consapevolezza, che il Regime stia mistificando la realtà e che la guerra sia presentata come una conseguenza inevitabile. Chiamato alle armi nel 1944, è testimone del disfacimento dell’Esercito nelle fasi finali della guerra. Prende parte alle operazioni che condurranno alla liberazione di Genova dall’occupazione nazifascista.
La narrazione dei fatti viene alternata e completata da una profonda riflessione che l’autore, giunto ormai ottantenne agli anni Duemila, propone ai suoi lettori:
– perché il fascismo ottenne un consenso così ampio?
– quali furono le responsabilità della Monarchia?
– perché la memoria di quei fatti è stata rimossa ?
– quale lezione possiamo imparare da quei fatti?
Qui sotto una delle presentazioni del volume alla Stanza della Poesia di Palazzo Ducale di Genova il 24 aprile 2017
Da sinistra Maria Grazia Corradi, Anita Ginella e Nunzia Pia Castellano Canevara.
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