Descrizione
Con “L’Epilogo”, che è la seconda parte del racconto iniziato in “Storia di un amore disperato”, si chiude il romanzo dei due innamorati Lorenzo ed Elisa. È una storia di sentimenti puri, profondi ma effimeri perché tutto è fugace in questa breve esistenza. Diceva, infatti, Orazio nelle sue “Odi”: “Vitae summa brevis spem nos vetat incohare longam” e cioè “La brevità della vita ci vieta una lunga speranza”.
Questo racconto, però, se da un lato può sembrare, ma solo in apparenza, un poco nostalgico e malinconico nei ricordi onnipresenti della povera e sfortunata Elisa, dall’altro affronta direttamente i problemi strutturali dell’esistenza umana: il dolore, la solitudine, la malattia e la morte.
Solo la Fede in Gesù Cristo può aiutarci in questa misera e breve vita terrena!
Ed il resto? Vanitas vanitatum et omnia vanitas! (Vanità delle vanità, tutto è vanità).