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Le ardesie della Liguria

30.00

Dalla Geologia all’Arte

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Genova e Liguria

Data di Pubblicazione

2010-03-01

ISBN

978-88-8163-584-9

Legatura

Rilegato

Numero di Pagine

220

COD: 201016 Categoria: Product ID: 31440

Descrizione

Il libro racconta, attraverso scritti e immagini a colori e in bianco e nero, la storia geologica e umana delle ardesie liguri, guidando il lettore dalla roccia affiorante nei monti alle utilizzazioni più preziose compiute da scultori e pittori. L’autore, basandosi sulla sua esperienza di lunghi anni di rilevamenti sul terreno, dopo la prima parte dedicata alla geologia documentata da sue carte a colori delle aree ardesiache del levante e del ponente della Liguria, ripercorre con emozione la storia secolare del lavoro dei cavatori dentro alle montagne e delle giovani portatrici che trasportavano le ardesie dalle cave ai laboratori di Lavagna. L’impegno è stato quello di mettere in luce l’importanza di valorizzare e conservare tante testimonianze di un grande patrimonio storico, scientifico e tecnico esistente nelle aree dei monti di Lavagna, della Valfontanabuona e della Valle Argentina nelle Alpi liguri. Si passa dalle cave antiche, aperte col piccone, a quelle recenti aperte con le tagliatrici meccaniche, di grandi dimensioni, e dai laboratori primitivi ai grandiosi stabilimenti moderni di lavorazione, ove molte operazioni sono oggi computerizzate.
Una parte è stata dedicata ai mercati dell’ardesia, liguri, italiani e di tutto il mondo, con diagrammi sui quali si possono seguire le evoluzioni delle produzioni e delle richieste. Particolare passione è stata posta nel ricordare l’utilizzazione delle ardesie da parte della civiltà contadina, che per anni l’autore ha potuto esaminare sul terreno. L’ardesia nei monumenti e nelle costruzioni appare in tutto il suo splendore in Liguria e a Genova. Le utilizzazioni per gli arredamenti, l’oggettistica, le lavagne e i biliardi mettono in evidenza gli alti livelli tecnologici raggiunti dagli imprenditori e dai tecnici della Valfontanabuona.
Con grande emozione e ammirazione vengono illustrate diverse opere su ardesia realizzate da scultori e pittori dei secoli scorsi e odierni, che possono essere ammirati nelle chiese, nei palazzi e nelle strade della Liguria. L’autore ha voluto offrire al lettore, nell’ambito di un ampio capitolo dedicato a proposte operative per il futuro, forti stimoli per varie possibilità di itinerari di osservazione e di studio nei monti di Lavagna e Cogorno, della Valfontanabuona e della Valle Argentina. Alla fine del libro è stata posta un’appendice con l’elenco delle aziende produttrici delle ardesie, riferentesi alle voci dell’estrazione, coperture, edilizia, arredamento, oggettistica, biliardi, lavagne.
Il libro è ampiamente documentato da 246 figure, delle quali 204 fotografie a colori, 4 carte geologiche a colori, 5 sezioni geologiche a colori, 7 carte tematiche di itinerari, 4 tabelle, 26 disegni.

 

Le ardesie della Liguria è stato premiato come Libro ligure dell’anno 2010 dall’Associazione Amici di Peagna, con la seguente motivazione:

Vi sono libri che esaltano, con un’analisi interdisciplinare, le caratteristiche risorse di una regione e sviluppano un interesse che va la di là della pura descrittività per recuperare il senso della memoria storica e del lavoro umano. Questo volume entra con merito e a pieno titolo in tale tipologia.
Remo Terranova, fondandosi sulla sua esperienza, prende spunto dallo studio geologico delle aree ardesiache presenti nel Ponente e nel Levante Ligure. Ripercorre il faticoso lavoro dei cavatori in miniera e dei portatori o portatrici addetti al trasporto. Passa quindi ad esaminare, nello sviluppo storico, l’utilizzazione dell’ardesia nell’edilizia, nei rilievi ornamentali e nelle decorazioni dei monumenti della Liguria. L’ardesia venne valorizzata anche nell’oggettistica, lavagne scolastiche, arredamento, biliardi con il fiorire di un artigianato di qualità.
È un panorama completo che apre uno scenario anche sul futuro del settore ardesiaco con prospettive di sviluppo certamente non secondarie, che riguardano Lavagna, Cogorno, la Val Fontanabuona e la Valle Argentina. L’importanza scientifica e tecnica del libro su un tema non usuale fa capire al lettore che storia e cultura possono essere promotrici di economia se proposte in forma gradevole e persuasiva.

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