Questo curioso titolo vuole porre l’attenzione sulla persona che tesse una tela intorno a se stessa per poter essere ‘felice’ curandosi fuori.
La persona che viene da vicissitudini psichiatriche (il nostro ragno felice) è, e questo audiolibro lo mostra, in grado di costruire una rete che la sostenga fuori. La psichiatria fuori è fatta di contatti, iniziative insieme, gioie condivise, emozioni narrate espresse in scritture, in musica, in video, contatti con le associazioni del territorio, della comunità, condivisioni e progetti insieme.
Cammini insieme, favoriti dalla volontà di chi sperimenta il dolore psichico di lottare, esserci, fare, ritornare ad essere “felice” nella tela che costruisce con gli altri e nell’esprimere i bisogni che ha. Troveremo la funzione della maggiordoma della PRATO che risponde appunto a bisogni accanto alle capacità e le risorse del ragno. E l’importanza della comunicazione, dello stare insieme, divertirsi insieme, creare insieme. Vittoria sulla solitudine, sugli spazi vuoti e tristi, sulla sensazione di aver fallito, o di aver poco.
È una tela ricca e fitta, inaspettata che vince sul vuoto temuto. Non ci potrebbe essere se non con la volontà di tutti, dalle persone sofferenti a chi fa volontariato, alle associazioni (ALFaPP, Insieme per caso, Arci Pianacci che sono nel libro), ai servizi pubblici e privati, ai luoghi di aggregazione laici e religiosi. Una risposta ai bisogni di chi ha compiti di programmazione dell’assistenza psichiatrica. Favorire una psichiatria fuori è l’invito di questo audiolibro. È un invito a tutti gli attori della salute mentale fruitori e tecnici ma anche alla comunità stessa, la città che cura.