Descrizione
Ricca è ormai la letteratura storica e memorialistica sulla nostra sventurata campagna di Russia del 1942-44: a cominciare da “Centomila gavette di ghiaccio” di Bedeschi, a decine si sono susseguiti in questi anni i memoriali dei nostri reduci sulla tragedia vissuta dal nostro esercito, disorganizzato e diviso al proprio interno, decimato dalle offensive nemiche e dal freddo polare. Ad essi si aggiunge ora questo scritto di Giuseppe Larco, un alpino ligure tra i centomila della spedizione, che rievoca sul filo della memoria e con i palpiti del cuore le drammatiche sequenze della ritirata sul Don.