Descrizione
RICERCHE
Luciano M. Fasano e Nicola Martocchia Diodati, Dal PD nascente di Veltroni al PD secondo Matteo di Renzi. Trasformazione di un partito politico (2007-2015)
Raffaella Fittipaldi, Alla ricerca di una nuova grammatica politica: Podemos e gli scenari di una nuova impresa
Valeria Tarditi, Il passaggio di Syriza dall’opposizione al governo: dalla responsiveness alla responsibility?
NOTE
Marco Brunazzo e Pierpaolo Settembri, Gender Balance in Business Leadership: a Simulation Game in EU Negotiations
Luca G. Castellin, “Scelte terribili”. Il dibattito tra pluralismo e solidarismo nella scuola inglese di relazioni internazionali
Summaries/Riassunti
Il n. 1/2017 si apre con tre contributi che focalizzano i risultati di altrettante ricerche empiriche.
Il primo, a firma di Luciano M. Fasano e Nicola Martocchia Diodati – Dal PD nascente di Veltroni al PD secondo Matteo di Renzi. Trasformazione di un partito politico (2007-2015) – indaga la trasformazione negli atteggiamenti espressi da un campione rappresentativo di delegati alla Assemblea Nazionale del Partito Democratico (2007, 2009 e 2013), rilevati grazie alla somministrazione di questionari. I dati mostrano un progressivo slittamento da un substrato etico orientato secondo un asse collettivo ad una base assiologica nettamente contraddistinta da un orientamento più individualistico.
Raffaella Fittipaldi (Alla ricerca di una nuova grammatica politica: e gli scenari di una nuova impresa), invece, sposta lo sguardo sul sistema politico spagnolo, cercando di mettere a fuoco i tratti organizzativi di un nuovo partito, Podemos, che la letteratura ha sovente descritto come in sospeso tra la tradizione populista e quella della sinistra marxista. Mettendo in rapporto creativo le fonti secondarie con una serie di interviste in profondità a dirigenti e militanti del partito, Fittipaldi vi attribuisce il carattere di partito-movimento, una sorta di ibrido organizzativo che, se da una parte è portatore di istanze innovative nel campo della partecipazione politica, dall’altro configura un modello che incorpora una tensione irrisolta tra il partito di massa e il movimento sociale.
Il lavoro empirico di Valeria Tarditi si concentra su un altro esempio di questa tensione, Syriza, che per certi versi incarna la medesima tensione nel sistema politico greco. In particolare, nel suo contributo (Il passaggio di Syriza dall’opposizione al governo: dalla responsiveness alla responsability?) mostra, portando a corredo una convincente messe di dati, che l’accesso al governo ha determinato una moderazione dell’azione politica del partito, nel senso dell’attenuazione delle spinte centrifughe e della maggiore emancipazione dai legami stabiliti con la classe gardé di origine.
Il numero si chiude con due note.
Marco Brunazzo e Pierpaolo Settembri illustrano lo sviluppo di un gioco di simulazione utile ad afferrare concettualmente una forma di interazione di importanza primaria, che si dispiega entro i confini dell’Unione Europea: il negoziato (Balance in Business Leadership: a Simulation Game in EU Negotiations).
Infine, Luca G. Castellin ricostruisce un dibattito cruciale per lo sviluppo teorico dello studio delle relazioni internazionali, quello che vide il confronto tra l’approccio “pluralista” e quello “solidarista” (“Scelte terribili”. Il dibattito tra pluralismo e solidarismo nella scuola inglese di relazioni internazionali). Cogliendo gli spunti sviluppati da Bull, Castellin conclude che la rilevanza del raffronto è certificata dalla compresenza di elementi che discendono da entrambe le tradizioni di pensiero nell’assetto attuale della società internazionale.