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Quaderni di Scienza Politica, XXI, n. 2/2014

30.00

La rivista, nel suo ventunesimo anno di vita, propone all’attenzione dei lettori saggi e ricerche che toccano temi cruciali, tanto per la scienza politica quanto, più in generale, per le scienze sociali

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Quaderni di Scienza Politica

Data di Pubblicazione

2015-02-07

ISBN

1124-7959

Legatura

Brossura

Numero di Pagine

136

Esaurito

COD: QSP-2-2014 Categorie: , Product ID: 31651

Descrizione

Il numero 2 dei “Quaderni” affronta un ampio ventaglio di temi connessi alle principali branche della scienza politica.

Nel saggio che apre il fascicolo (Suffragio universale e poteri del parlamento), Giampiero Cama, Giovanni Pittaluga ed Elena Seghezza mettono a fuoco la cosiddetta “prima ondata” dei processi di democratizzazione, soffermandosi in particolare sul ruolo giocato dalle istituzioni parlamentari. Sfuggendo alla equiparazione ingenua tra democratizzazione ed estensione del suffragio, gli autori mostrano, da un lato, come la competizione tra gruppi di interesse nel quadro del regime politico sia una dimensione altrettanto cruciale nell’indirizzare l’avvio e l’esito del processo di democratizzazione; dall’altro, come tra estensione del diritto di voto e prerogative del parlamento non solo si può ravvisare un rapporto di interdipendenza, ma vi può essere addirittura antinomia.

La nota di Andrea Pritoni (Poteri quanto forti? L’influenza di banche e assicurazioni italiane sulle politiche di liberalizzazione dei mercati) si concentra per certi versi sopra una tematica consonante, in quanto mira ad accertare come la politica di pressione possa favorire (od escludere) determinati provvedimenti in un ambito ben identificato di public policy, con specifico riferimento al caso italiano.

Seguono poi due articoli dedicati ad argomenti di relazioni internazionali. Francesco Galletti (Dal Kosovo alla Libia: l’evoluzione della politica estera della Germania analizzata attraverso il concetto di ruolo di Potenza Civile) propone un esame ravvicinato, in chiave comparativa, della partecipazione tedesca ad operazioni militari di rilievo internazionale (Kosovo e Libia), mostrando come l’interesse nazionale ispiri il comportamento della leadership politica, identificando una terza dimensione (oltre a quella normativa e a quella descrittiva) nel concetto di civilian power. Di taglio più speculativo è la rassegna di Marco Valigi (Le medie potenze. Una questione teorica aperta), il quale identifica puntualmente le lacune presenti nella letteratura specialistica sulle medie potenze, specie in connessione al problema della stabilità nell’arena interstatale: muovendo dalla generale sottovalutazione del ruolo giocato da questi attori, l’autore propone alcuni suggerimenti metodologici per indagarne più efficacemente il comportamento.

La lettura a firma di Eugenio Salvati (Il trasferimento dei modelli politico-istituzionali) sposta invece lo sguardo sopra un recente contributo nel campo degli studi relativi alle possibilità di applicare sistemi giuridici ed istituzionali a paesi diversi, tracciandone un bilancio critico che mette in risalto vincoli ed opportunità connessi ad un tema così delicato, ed al contempo così saliente, per la scienza politica.

Infine, il breve scritto di Massimo Bonanni (Avventure e morte di Giano), che inaugura la rubrica “Appunti“, conduce un serrato approfondimento di termini cruciali per la disciplina (potere, dominio, signoria, e via elencando), tenendo conto di un aspetto sovente trascurato dalle introspezioni di matrice meramente linguistica, ovvero la natura di “Giano bifronte” che tali vocaboli (e i concetti ai quali rimandano) rivestono.

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