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Quaderni di Scienza Politica, XXIV, n. 3/2017

30.00

Il movimento Cinque Stelle: Prospettive di ricerca a confronto

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Cronache sociali, Quaderni di Scienza Politica, Saggi, Saggistica, Società

Data di Pubblicazione

2017-11-28

ISBN

1124-7959

Legatura

Brossura

Numero di Pagine

174

Esaurito

COD: QSP-3-2017 Categorie: , , , , , Product ID: 31887

Descrizione

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE: PROSPETTIVE DI RICERCA A CONFRONTO a cura di Marco Almagisti e Paolo Graziano

Introduzione, di Marco Almagisti e Paolo Graziano

Guido Panvini, Radici culturali e retroterra storico del Movimento 5 Stelle

Valentine Lomellini, Frammenti della “Prima Repubblica”. Le radici storiche della visione internazionale del Movimento 5 Stelle

Alberto Stefanelli, The electoral consolidation of the Five Star Movement

Lorenzo Mosca, Visioni democratiche e pratiche partecipative online nel Movimento 5 Stelle

Cecilia Biancalana e Daniela R. Piccio, L’organizzazione del Movimento 5 Stelle: continuità o cambiamento?

Marco Almagisti e Paolo Graziano, Subculture e cambiamento politico-elettorale: il caso del Movimento 5 Stelle in Veneto

Summaries/Riassunti

Indice dell’annata 2017


Guido Panvini, Radici culturali e retroterra storico del Movimento 5 Stelle

Le radici culturali e il retroterra storico del Movimento 5 Stelle vanno studiati e ricostruiti in base a più livelli di analisi. Abbiamo bisogno di di chiavi interpretative di medio e lungo periodo, per comprendere la nascita di un movimento unico nel contesto italiano e anche nel più ampio quadro europeo e internazionale. In effetti, la sua ideologia è costruita sul sincretismo di diverse antinomie: destra-sinistra, modernità-antimodernità, tradizione-innovazione, utopia-distopia apocalittica. Il Movimento 5 Stelle si caratterizza pertanto come un attore politico in costante definizione di se stesso, la cui identità è tuttora in mutamento. Tuttavia, nonostante le diverse contraddizioni, è possibile identificare all’interno del movimento l’influenza delle principali culture politiche del Ventesimo secolo.


Valentine Lomellini, Frammenti della “Prima Repubblica”. Le radici storiche della visione internazionale del Movimento 5 Stelle

L’articolo studia gli atteggiamenti di politica estera del Movimento 5 Stelle prendendo in esame – in prospettiva storica, a partire dal 2013 – le dichiarazioni ufficiali e l’attività del movimento in sedwe di Parlamento europeo. Benché la letteratura esistente consideri i 5 Stelle gli eredi dei movimenti sociali degli anni ‘70, uno sguardo alle tematiche chiave di quel periodo – ecologia, femminismo e divario Nord-Sud – evidenzia una sostanziale assenza di continuità. Il profilo appare invece coerente con il paradigma tradizionalmente usato nello studio dei partiti al tempo della Guerra fredda: gli atteggiamenti del movimento in tema di politica estera si rivelano infatti largamente indefiniti, essendo il prodotto di diverse tradizioni politiche.


Alberto Stefanelli, The electoral consolidation of the Five Star Movement – IL CONSOLIDAMENTO ELETTORALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

In numerosi stati europei il successo di partiti e candidati populisti sta progressivamente trasformando il tradizionale sistema partitico e la struttura della competizione elettorale. L’Italia non fa eccezione. A partire dalle elezioni politiche del 2013, numerosi studiosi si sono domandati se il successo elettorale del Movimento Cinque Stelle (M5S) stia segnando la fine della cosiddetta Seconda Repubblica. Questo lavoro prova a rispondere a questa domanda analizzando la trasformazione e le performance elettorali del M5S sia a livello locale sia nazionale. Nella prima sezione, si esamina la natura populista del M5S mettendolo in relazione con le principali dimensioni concettuali del populismo. Nella seconda parte, viene ricostruita brevemente l’evoluzione del Movimento dalla sua fondazione fino alle elezioni amministrative del 2017. In terzo luogo, vengono analizzati il consolidamento elettorale e l’ancoraggio territoriale del M5S a livello locale. Da ultimo, viene esaminata l’evoluzione del profilo socio-demografico dell’elettorato pentastellato.


Lorenzo Mosca, Visioni democratiche e pratiche partecipative online nel Movimento 5 Stelle

Questo articolo si concentra sulle concezioni della democrazia e sul ruolo delle tecnologie digitali nel Movimento 5 Stelle. L’identità di quest’ultimo è infatti imperniata sull’idea di democrazia diretta resa possibile dalla partecipazione online. Nel corso della sua storia, internet è stato utilizzato dal partito di Grillo come strumento per coinvolgere i membri nel processo decisionale interno attraverso le votazioni online, per organizzare gli attivisti (tramite la piattaforma Meetup), per comunicare con elettori e simpatizzanti e per creare e diffondere una concezione cyberutopistica che vede nel web la sola soluzione alla “corruzione” della democrazia contemporanea. L’obiettivo di questo articolo consiste quindi nell’analizzare le visioni democratiche del M5S valutando in che misura esse si traducano in pratica mediante la sua piattaforma partecipativa online.


Cecilia Biancalana e Daniela R. Piccio, L’organizzazione del Movimento 5 Stelle: continuità o cambiamento?The Organisation of the Five Star Movement: Continuity or Change?

L’articolo si propone di tracciare una storia organizzativa del Movimento 5 Stelle con riferimento in particolare al grado di apertura dei processi decisionali interni, con l’obiettivo di comprendere quali tipi di cambiamento organizzativo questa forza politica abbia messo in atto in seguito al superamento di un numero di soglie critiche, dalla sua fondazione sino a oggi. Lo studio dell’evoluzione istituzionale del movimento non produce risultati chiari: Non si ritrova una traiettoria dall’apertura alla centralizzazione, ma neppure un reale indebolimento del potere decisionale della leadership, generando una coesistenza di orizzontalità e verticalità.


Marco Almagisti e Paolo Graziano, Subculture e cambiamento politico-elettorale: il caso del Movimento 5 Stelle in Veneto

Partendo da una prospettiva rokkaniana di lungo periodo, l’articolo si propone di esplorare come il M5S – non solo un partito nuovo, ma più propriamente un partito populista destinato a costituire una presenza non transitoria nel sistema politico italiano – riesca o meno ad espandersi elettoralmente in quei contesti caratterizzati storicamente dall’esistenza di una forte subcultura politica territoriale e se, una volta al governo, riesca o meno a costruire una ‘cultura politica locale’ con altri soggetti quali le organizzazioni di rappresentanza della società civile locale. La ricerca dimostra che il movimento non è riuscito finora a conseguire risultati significativi né nell’uno né nell’altro dei due ambiti.

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