Descrizione
Marcella De Ferrari – Rosalba Niccoli Me dixeiva ‘n-a votta mæ nonna/ mentre a stâva sciûsciando in to fêugo:/ “Se ti piggi moggiæ in primmo lêugo ch’a no l’aggie due man pertûsæ. / Ch’a no stagghe co-e brasse conserte/ ch’a raxonn-e co ûn po’ de çervello; ch’a mancinn-e con gaibo o cannello…/ ch’a no digghe de longo a veitæ…( Mi diceva una volta mia nonna/ mentre stava soffiando nel fuoco:/ “ Se prendi moglie in primo luogo che non abbia le mani bucate. / Che non stia con le braccia conserte/ che ragioni con un po’ di cervello; che maneggi con grazia il cannello…/ che non dica sempre la verità…). Queste raccomandazioni fatte da una nonna al nipote che vuol prendere moglie, ben definiscono quali fossero le doti richieste ad una futura sposa. I compiti familiari della donna erano pesanti e non le consentivano ore libere da dedicare a sé stessa poiché per “riposarsi” tesseva, ricamava, cuciva e creava trine da vendere per contribuire all’econo-mia familiare. Solo nel tempo, questa donna, acquista una sua autonomia e riesce a valorizzare la propria creatività producendo manufatti meravigliosi che spesso sono paragonabili a “cattedrali di filo”. Il libro, rispondendo ai motivi che animano l’associa-zione, della quale le autrici sono responsabili, ripropone punti di ricamo e merletti delle varie regioni italiane, con particolare attenzione a quelli che rischiano di scomparire per sempre. Essi fanno parte della tradizione popolare e se sopravvivono è solo grazie all’im-pegno di molte associazioni che, facendo un’opera divulgativa, ne trasmettono la cono-scenza alle nuove generazioni. Sono forniti anche indirizzi di esperte e di gruppi che risulteranno utile per chi, per hobby o per lavoro, voglia conoscere in modo più approfon-dito un particolare tipo di ricamo o di merletto. Marcella De Ferrari e Rosalba Niccoli sono nate a Genova e accomunate dall’amore per la cultura e le tradizioni popolari hanno fondato, nel 1996, l’associazione De Fabula che svolge un’opera di recupero e tutela del patrimonio folcloristico ligure. Entrambe hanno uno spiccato interesse per le arti figurative, mezzo per raccontare una Liguria segreta e sognante attraverso l’ardesia, simbolo del Levante, ed il vetro del Ponente. Da alcuni anni l’associazione svolge corsi di macramè, per contribuire all’opera di recupero di una attività che in passato rappresentò il vanto della Liguria nelle più prestigiose Corti europee. L’associazione De Fabula organizza anche la Biennale omonima che si compone di varie iniziative coinvol-genti diversi settori e per la quale viene realizzato un libro che tratta il tema principale della manifestazione: nell’edizione 1997 “Presenze magiche in Liguria” (Luna editore- La Spezia), nel ’99 “Il diavolo e l’acqua santa” (E.R.G.A edizioni- Genova), nel 2001 “Il paese dei balocchi” (E.R.G.A edizioni- Genova), nel 2003 “Una tovaglia da Guinness” (E.R.G.A edizioni- Genova)