Descrizione
Quando, nel 1923, Gilberto Govi (1885-1966) decide di passare dal teatro dilettantistico dei filodrammatici a quello professionista, si trova di fronte al problema della mancanza di una vera e propria tradizione drammaturgica in dialetto genovese. I pochi testi teatrali disponibili in quest’ambito non gli bastano. Decide quindi di commissionare nuove commedie ad autori viventi o di tradurne di già esistenti in lingua e in altri dialetti.
Del suo repertorio sono già state stampate varie opere, principalmente quelle comprese in due raccolte, uscite presso l’editore Erga di Genova, a cura di Serena Bassano e Mauro Montarese nel 1995 e nel 1998.
Con questo volume ora pubblichiamo altre tre commedie che, allo stato delle conoscenze attuali, risultano ancora inedite: Ciù a puïa che ô mȃ di Nicolò Bacigalupo, Il dente del giudizio di Ugo Palmerini e Bocce di Aldo Acquarone.
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