Descrizione
Il diario lieve di un’esistenza vera, ancora in gran parte da vivere.
Un trentenne racconta in prima persona l’esordio precoce della sua depressione, attraverso ricoveri, terapie, farmaci in un altalenarsi di momenti in cui la vita è veramente dura e piena di paure ad altri spazi mentali in cui la vita è bella, ricca di viaggi, vacanze, sport (una medaglia d’argento agli “Special Olympics”, il volo in parapendio sopra la cima del Cervino) ma soprattutto fervida di lavori, (centralinista, mansioni di segreteria, bibliotecario), che lo rendono più sicuro di sé e in cui crede fermamente.
In finale, con una lucidità disarmante, dichiara: “Progetti? Nessuno. Senza lavoro purtroppo non si possono fare progetti. Chiedo a Chi ci governa di lassù tanta salute, con la quale si possono fare grandi cose, e vorrei in particolare assistere le persone sole e scartate dalla società dove domina solo l’egoismo”.
Una lezione da imparare.