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BYE BYE DIGA DI BEGATO – BYE BYE BEGATO DAM

11.90

Uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana di edilizia popolare oggi in Italia – One of the biggest urban regeneration projects involving social housing in Italy

Informazioni aggiuntive

Autore

Categoria

Arte, Arti figurative, Cronache sociali, Genova e Liguria, Immagini e Luoghi di Liguria, Società

Data di Pubblicazione

2022-05-12

ISBN

978-88-3298-287-9

Legatura

Brossura

Numero di Pagine

0

Descrizione

Uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana di edilizia popolare oggi in Italia – One of the biggest urban regeneration projects involving social housing in Italy

UN VOLUME POLISENSORIALE, CHE PUOI LEGGERE, GUARDARE E ASCOLTARE / AN INTERACTIVE BOOK, WHICH YOU CAN READ, WATCH AND LISTEN TO

Con centinaia di immagini e con i video di Gabriele Papalia / Hundreds of pictures with videos by Gabriele Papalia

Le fotografie di Roberto Bobbio, dopo le pubblicazioni sul Ponte Morandi e il Covid, ancora una volta mostrano l’eccellenza italiana al servizio del cambiamento con un unico obiettivo: migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. I video realizzati con un drone di Gabriele Papalia amplificano e rendono ancora più iconici i cambiamenti di Genova. L’abbattimento dell’eco-mostro per la riqualificazione del territorio del quartiere Begato di Genova e la costruzione delle nuove abitazioni a impatto zero.

Il programma di rigenerazione urbana “Restart Begato”, realizzato da Comune di Genova, Regione Liguria e Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia (ARTE), ha l’obiettivo di dare una soluzione definitiva ai cronici problemi di disagio sociale del quartiere Diamante e di degrado fisico dell’edificio chiamato “Diga”: uno dei simboli negativi dell’edilizia residenziale pubblica, spesso accomunato dalla letteratura ad altri casi emblematici come il Corviale a Roma, Rozzol Melara a Trieste o Le Vele a Napoli. Questo è uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana di edilizia popolare al momento in Italia. Un’operazione di proporzioni colossali, che ha richiesto l’utilizzo di mezzi adeguati: un escavatore cingolato dell’altezza di 60 metri, e dal peso di 220 tonnellate, il più alto d’Italia. E altre tre escavatori demolition in modo da arrivare fino a 3.000 metri cubi di demolito al giorno, rimuovendo 170mila metri cubi di cemento armato della Diga Bianca e della Diga Rossa e 474 appartamenti abbattuti.

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