Descrizione
Schopenhauer, Lamartine, de Musset, Ribot, Tartini, Kekulé sono grandi personaggi associati alle qualifiche di filosofo, poeta, psicologo, musicista, scienziato. Dèttore è stato il nostro più insigne esperto in fatto di cultura del paranormale. Luigi, Mario, Laura, Bartolo, Silvana e altri, sono nomi – per quasi tutti qualsiasi – di amici di Ferraro: nonostante tanta eterogeneità, ciascuno dei menzionati ha dato un contributo quale utile esempio, a supporto del tentativo di chiarire ciò che, appunto, dà titolo a questo libro: l’enigma della creatività. Però l’enigma rimane enigma anche fra queste pagine. Tuttavia Servadio una spiegazione l’ha data: apparentemente fantasiosa. Ma Ferraro ravvisa in quella fantasia una concretezza secondo lui sorprendente: anzi e appunto “enigmatica”. Poi, a livello personale, egli fornisce elementi utili ad aggiungere una voce in aiuto di tanta indeterminazione. La sua esperienza gli ha consentito di assegnare a questo lavoro il carattere di ulteriore e valida testimonianza. Inoltre, offre al lettore due sillogi di versi che – raggruppate in due parti distinte e signicativamente differenziate – possono essere considerate come la tradizionale ciliegia sulla torta.