Descrizione
Un libro rivolto a chi vuole conoscere o riscoprire le radici della storia politica. Ricostruisce, in forma narrativa ma con rigorosi riferimenti a fonti bibliografiche, documenti inediti e resoconti statistici, mezzo secolo di storia del Pci a Genova: una vicenda politica, culturale e umana che non era ancora stata descritta nel suo insieme.
Il racconto parte dai piccoli gruppi clandestini del 1943, descrive i fatti salienti della lotta di liberazione, approfondisce gli eventi del dopoguerra. Nel suo boom post-bellico il partito degli operai e dei portuali arriva a contare oltre 75mila iscritti, vince le prime elezioni comunali ma subisce la disastrosa sconfitta elettorale del 1948 e insorge dopo l’attentato a Togliatti. Si batte in difesa delle fabbriche negli anni Cinquanta ma entra in crisi nel 1956 del XX congresso del Pcus e dell’invasione dell’Ungheria. Conduce la rivolta antifascista del 1960 ed è protagonista delle proteste operaie.
Trionfa negli anni Settanta ma deve fronteggiare il terrorismo nero e rosso. Con la giunta di sinistra di Cerofolini è il motore del recupero del centro storico e promuove le grandi trasformazioni della città. Vede cadere la sua funzione mentre si smantellano il porto autogestito e le fabbriche pubbliche. Infine si scioglie nel 1991 dopo il crollo del Muro.
È la storia di un partito diverso all’interno dello stesso Pci nazionale, un partito “aristocratico e superbo”, che dal 1963 è stato il più votato in città anche se ha governato Genova solo per dieci anni.
Per la prima volta sono riordinati e analizzati i dati sulla forza numerica e la composizione sociale degli iscritti, che rimandano un’immagine parzialmente diversa da quella tramandata.
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Qui di seguito alcune immagini della presentazione a laFeltrinelli di Genova il 27 marzo 2018;
da sinistra: Enrico Baiardo, Roberto Speciale, Marco Peschiera, Aldo Agosti, Ubaldo Benvenuti
Nella foto il grafico di Erga, Enrico Merli, con uno dei due autori, Marco Peschiera