Descrizione
Aveva pensato e scelto il titolo – non a caso, dunque – Germano Beringheli, che non vedrà questo polittico, “La pittura: quattro probabili direzioni”.
Critico e storico dell’arte, già docente all’Accademia Ligustica di Belle Arti, si è spento lo scorso 4 aprile, nei giorni precedenti ancora progettando mostre, catalogando artisti, dialogando con l’universo intellettuale in cui è stato per sessant’anni protagonista. Aveva pensato e scelto “probabili”, lui così attento alla costruzione dei suoi periodi, levigati nel rigore inguistico e semantico, appunto non a caso: gli artisti presenti in questa collettiva, Gianni Carrea, Mariagiovanna Figoli, Raimondo Sirotti e Nevio Zanardi, appartengono a generazioni contigue e a scuole di pensieri diverse.
Fino a un certo punto.
Di qui la voluta ambiguità di quel termine, a indicare con evidenza tanto la separazione quanto la onvergenza, di idee e particolarmente di approccio dei quattro, elemento non trascurabile. Il comune denominatore è intanto la forte adesione alla pittura come espressione amanuense, declinata ciascuno in diverso linguaggio e secondo diversa sensibilità, e successivamente l’energia sprigionata da una creativa e entusiastica espressività.
(dalla prefazione di Stefano Bigazzi)