Descrizione
È possibile parlare di Django Reinhardt senza alimentarne fatalmente il mito? Questo libro ne ha tutte le intenzioni.
Non si tratta, infatti, dell’ennesima biografia tendente al romanzo, né della solita rassegna più o meno impegnata dei brani registrati che finisce inevitabilmente per cadere nella retorica (quando è meno impegnata) o nel tecnicismo (quando lo è di più). Si tratta di una riflessione generale sul fenomeno Django Reinhardt, condotta attraverso un’indagine critica di quanto è stato scritto in merito agli aspetti più rilevanti della sua vicenda artistica.
A fronte della tentazione agiografica di parecchi degli autori che si sono occupati di lui, questo libro si propone di rivendicare la possibilità (anzi, la desiderabilità) di un approccio laico e problematico al musicista Django Reinhardt, affinché il culto lasci spazio alla cultura.
E si serve della storia come della filosofia, della semiotica come della psicologia, perché Django diventi finalmente oggetto di scienza.