Descrizione
Questa prima guida ci conduce verso le porte di San Bartolomeo e di San Bernardino, percorsi che hanno perso la memoria dell’antico tracciato, da Porta Pila per incontrare il Conservatorio dei Fieschi, villa Balbi Gropallo, o il Castello Mackenzie e il trenino di Casella. Attraverseremo luoghi come piazza Manin, le Mura dello Zerbino, scorci dal canale dell’Acquedotto, oggi pedonale, verso via Palestro, sino alla porta di San Bartolomeo, con gli sguardi che si tendono alla val Bisagno. Verso San Bernardino saliremo su mattonate antichissime, come salita della Misericordia, sino all’Acquasola, tanto cara a noi di Italia Nostra. Anche in questo percorso villa delle Peschiere ci fa da buon viatico, procedendo verso San Bartolomeo degli Armeni, poi vico dei Barnabiti sino alla Porta San Bernardino che silenziosa ci aspetta. Dalla città storica saliremo da via Luccoli o passando per Salita Santa Caterina, e ancora su per salita San Rocchino, vico Barnabiti per trovare la torre di San Bernardino o in una sua variante verso salita Santa Maria della Sanità sino a villa Gruber.
Gli itinerari e le bellezze architettoniche sono descritte con richiami storici e accompagnate da un ricco apparato iconografico.
11 percorsi in tre volumi: Con “Italia Nostra” per le antiche strade che conducevano alle porte della città incastonate nelle Mura Nuove, quasi sconosciute agli stessi genovesi.