Descrizione
Il dialogo orante di una madre con la figlia disabile che non c’è più. Una lunga lettera attraverso la quale si rivolge alla figlia sicura che possa ascoltarla. Ne nasce un racconto che ripercorre il cammino di uno scorcio della propria esistenza; il suo primo incontro, da bambina, con la diversità; il percorso di Fede; la lotta per l’assistenza alla figlia e la ricerca continua di possibili cure e terapie che potessero migliorarne, anche se di poco, la qualità di vita.
Ben lungi dal volersi sostituire ad illustri medici, ed a semplice titolo conoscitivo, riporta nozioni sulla cerebrolesione e su tecniche di riabilitazione apprese durante innumerevoli visite mediche e programmi terapeutici a cui è stata sottoposta la figlia Maria. Si susseguono eventi, scorci di vita, umane avventure ora drammatiche e amare, ora divertenti e buffe; gesti di solidarietà, di umana partecipazione e la presenza di vari personaggi che rappresentano, in modo vivo ed efficace, le molteplici reazioni di fronte alla diversità.
E’ anche una storia di coraggio e audacia per far riconoscere alle persone “diversamente abili” il ruolo di persone umane degne di rispetto e di opportunità al pari dei cosiddetti “normali”, e di come la morte di un figlio con lesioni cerebrali non possa essere considerata dalla comunità un evento “normale”. Inoltre vuole essere un incoraggiamento per le mamme dei diversamente abili a non lasciarsi andare, a non abbattersi ma, adottando la strategia del sorriso, a ritrorvarsi e trovare nella Fede forza e volontà per andare sempre avanti, a testa alta, e recepire con serenità, facendoli propri, tutti gli utili insegnamenti che un figlio disabile certamente dona.
Una recensione de “La farfalla dalle ali spezzate” qui http://www.lagazzettaaugustana.it/nel-libro-lettera-della-de-marco-veneziano-lamore-per-una-figlia-oltre-i-muri-dellindifferenza/
Per seguire l’autrice nella presentazione del suo volume, clicca qui
Per seguire l’autrice nella lettura di un brano del suo volume, clicca qui