Descrizione
Il catalogo della mostra “Il giardino incantato” presenta al pubblico la collezione di opere d’arte recentemente donata da Valeria Oberti Rosini, unitamente a preziosi volumi d’arte, al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Opere del XIX e del XX secolo, tra cui opere di:
Varni, Sacheri, Figari, Discovolo, Schiaffino, Bertola, Nomellini, Merello, Guerello, Cominetti, Minozzi, Maragliano, Dodero, Martinengo, Olivari, Bernardi, Bouvier, Martelli, Gargani, Collina, Saccorotti, Peluzzi, Biscaino,Tavella, Palmieri, Peeters, Graziani.
La raccolta ha avuto origine dalla solerte e intelligente opera di amatore e studioso di Emilio Oberti (Genova 1870-1945). Figlio di Giuseppe, personaggio molto noto nell’ambiente genovese di fine secolo, Emilio Oberti mantenne nel tempo rapporti personali con gli artisti, in particolare con Giuseppe Cominetti – da lui assiduamente sostenuto sia quando viveva ancora a Genova, sia durante il soggiorno parigino. Attinse molte opere anche dalle gallerie d’arte italiane, sino a formarsi la vasta raccolta di cui l’attuale mostra rappresenta, per quanto non comprenda l’intero patrimonio artistico che il collezionista possedeva, un esauriente ed omogeneo profilo. Emilio Oberti fu anche un grande bibliofilo: raccolse infatti per tutta la vita libri di materia diversa – particolarmente significativi quelli di storia dell’arte – arricchendo in tal modo il già cospicuo patrimonio librario famigliare. Fu erudito, dantista, amico e confidente di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, di cui raccolse l’opera completa e con il quale intrattenne una fitta corrispondenza. Frequentò assiduamente Pietrangelo e Adelchi Baratono, affinando in tal modo la sua già solida cultura filosofica e politica.
Alla sua scomparsa il patrimonio artistico e librario passò in parte al figlio Max, personaggio di spicco nel mondo economico genovese. Max Oberti sposò Valeria Rosini, “Pupa”, che condivise con l’amato marito la grande passione per la vela: Max Oberti fu velista d’eccezione, vincitore di molte importanti regate. Valeria Oberti raccolse infine da lui l’eredità di opere d’arte e di libri oggi destinati al Museo dell’Accademia Ligustica di cui fu, fin dall’inizio degli anni Settanta, socia promotrice ed estimatrice.