Descrizione
Saggi o stolti, coraggiosi o vili, ingenui od astuti, gli animali delle favole sono tornati.
Narrano le vicende di un paese (immaginario, per carità) ove la soluzione ai problemi è spesso quella di “cambiar le regole del gioco”, di mutare colore alle proprie penne e di non far troppo conto sui propri compari.
Animali – sin troppo umani nelle virtù (poche) e nei (molti) vizi – sorpresi nell’istante in cui la trama si smaglia, i ruoli si confondono e l’ormai logoro fondale di scena si squarcia.
Ciascuno a suo modo scopre o proclama una qualche verità, ma sono rivelazioni che non incidono sulla realtà; tante cause senza effetti in un mondo che pare condannato all’immobilità.
Il gioco dei riconoscimenti di situazioni e volti ad ognuno noti, potrà essere di divertimento o consolazione, spesso mancando il conforto di una “morale della favola”.
In ogni caso, si raccomanda al lettore di non scordarsi di cancellar le tracce davanti alla propria tana.